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QUARANT’ANNI DI….UOMINI SPECIALI!
Piove! Uno scroscio d’acqua, peraltro annunciato, misto a grandine interrompe il pomeriggio del sabato di questo 40° Premio “l’Alpino dell’Anno 2013”, organizzato a Savona nei giorni 13, 14 e 15 giugno.
Tutto è iniziato con l’esposizione e la benedizione dei mezzi in dotazione all’unità di P. C. sezionale, fra i quali risaltano un enorme camion per l’antincendio boschivo e ….un motoscafo!
Si, gli Alpini di Savona hanno un motoscafo, donato da una famiglia di Alpini lombardi e affidato al nucleo sommozzatori dell’Unità. In bella mostra, nelle loro divise di servizio gialle e arancione, i volontari, emozionati e orgogliosi. Enorme curiosità hanno inoltre destato alcuni mezzi di locomozione militari, restaurati e custoditi gelosamente dai proprietari, vicino ai quali era posteggiato…un mulo! Nel frattempo è arrivata la Fanfara sezionale Monte Beigua, che ha intrattenuto il pubblico con il suo bellissimo repertorio di marce militari e di canzoni classiche.
Al termine tutti inquadrati per il trasferimento in sfilata verso il Monumento ai Caduti per la deposizione di fiori e per assistere alle 18 al suono della Campana, che ogni giorno, con 21 rintocchi quante sono le lettere dell’alfabeto, ricorda i Caduti di tutte le guerre. Giove pluvio ha spedito tutti sotto i portici antistanti il Monumento, compreso il Presidente Nazionale Favero, venuto a Savona per il Premio, dove si sono svolte le operazioni di rito. Tutti a cambiarsi per assistere all’esibizione in Duomo dei Cori sezionali Alta Val Bormida e Monte Greppino e della Corale Alpina Savonese, tenutasi davanti ad un pubblico delle grandi circostanze, attento e commosso.
Il venerdì, primo giorno delle manifestazioni, è stato dedicato all’apertura della mostra fotografica dedicata al 40° del Premio e al centenario della Grande Guerra, dove veniva esposta della corrispondenza originale e significativa dei soldati con le loro famiglie. In serata atto conclusivo del tour in quattro tappe per la provincia denominato “aspettando il premio Alpino dell’Anno 2013”. Spettacolo, se così si può chiamare, ideato dall’Unità di P.C., di poesie, proiezioni e musica che ha tenuto il pubblico incantato per tutta la sua durata.
Domenica, giornata clou delle manifestazioni, il cielo è coperto, gli organizzatori valutano le varie opzioni su dove svolgere le varie fasi della mattinata e infine si decide di rispettare il programma sperando…
Una palpabile emozione tra i partecipanti di tutta l’alta Italia ha accompagnato l’entrata nello schieramento del Labaro Nazionale, accompagnato dal Presidente Favero e dai Consiglieri Curasì e Sonzogni, preceduto la Gonfalone del Comune di Savona, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza. Diciotto Vessilli Sezionali e un centinaio di Gagliardetti, oltre al Labaro del Nastro Azzurro e ai vessilli delle Associazioni d’arma hanno reso gli onori al Labaro, giunto per la seconda volta in Savona. Tutti in sfilata per le vie della città, accompaganti dalle Fanfare Valle Bormida e Monte Beigua, verso il monumento ai Caduti per la deposizione di una corona. Dopo un percorso quasi da Adunata Nazionale, sosta in Duomo, affollato all’inverosimile, per assistere alla S. Messa, celebrata da don Bof, figlio di Alpino. Nell’omelia il celebrante ha ricordato il rispetto che gli Alpini hanno sempre avuto anche a costo della vita dei valori che li contraddistinguono, la memoria, la solidarietà e l’amicizia e li ha invitati a continuare a mantenerli sempre vivi nei loro cuori e nel loro operato. Chi scrive, durante la celebrazione, ha spesso ispezionato le navate perchè tutto fosse al posto e si è imbattuto nell’alpino in congedo premiato per il 2013: un omone di un metro e novanta con gli occhi umidi di commozione e che non sapeva tenere ferme le mani. La Preghiera dell’Alpino, recitata dall’esperto cerimoniere Gen. Giacomo Verda e accompagnata dal canto Signore delle Cime, ha fatto da preludio alla consegna agli eredi di una lettera spedita dal fronte da un soldato caduto poi in battaglia alla famiglia e da poco ritrovata.
Nuovo trasferimento sulla piazza del Comune, addobbata con migliaia di bandiere tricolori, per la consegna dei Premi, effettuata a turno dal Presidente sezionale Gervasoni, dal prefetto di Savona Basilicata, dal Presidente Favero e dal Comandante della capitaneria di Porto C.V. Moretti.
E’ facile immaginare l’emozione che ha invaso tutti, specie gli Alpini premiati, ma anche quelli degli anni passati: Rota, Giupponi, Cena, Grivon, Artico e Zonca, venuti appositamente, anche in rappresentanza dei loro colleghi, per rivivere gli attimi magici della premiazione. A tutti è stato consegnato un volume contenente le motivazioni, ritagli di giornali e fotografie dei quaranta premi consegnati negli anni (si può richiedere in Sezione). Sono stati presenti a tutte varie fasi delle manifestazioni due Reduci della sezione, Settimio Pagnini e Leonardo Sassetti, accolti da tutti i presenti con espressioni di rispetto e di affetto.
Al termine, dopo il saluto delle Autorità, trasferimento nei locali della Sagra degli Alpini per un meritato pranzo e gli arrivederci al prossimo Premio Nazionale “l’Alpino dell’Anno 2014” nel 2015.